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MANIFESTA INCAPACITÀ.... SI MA DI CHI?

23/4/2015
Scrivo questo articolo in risposta, in quanto leggendo un articolo in questa sezione, mi sono sentito tirato in causa. L'articolo è quello del signor Gennaro Barletta riguardante la manifesta incapacità del ddg.
Sono l'allenatore della squadra Red Devils partecipante al campionato di terza categoria girone di C delegazione di Milano. Nella disputa dell'ultima partita di campionato Atletic Rozzano- Red Devils, sfida di vertice per l'accesso diretto in seconda categoria. Della partita c'è ben poco da dire, gara equilibrata, arbitraggio severo interventi in campo duri ma sempre nei limiti regolamentari. Nell'articolo si parla di goal annullati, si grida al complotto... Ma di complotto c'è ben poco. La fatica che fa' un mister ogni domenica ad inculcare valori sani ai propri giocatori, a dire rispetto per la decisione dell'arbitro vengono meno leggendo questo articolo, anche perché i fatti in maniera oggettiva non sono andati proprio così.
Al 25 minuto del secondo tempo di gioco, sul risultato di 1a1 e con la società Atletic Rozzano in 10 dal 32 minuti del primo tempo,viene concesso un rigore alla società Red Devils, nitido o meno non lo posso dire non esistono 100 telecamere per aver un replay, ma anche se fosse stato dubbio l'arbitro aveva assegnato il rigore. Ovviamente parapiglia verso il ddg, ma questo fa parte del calcio. Non fa parte del calcio che, un tesserato della società Atletic Rozzano, squalificato per la gara in oggetto e presente in tribuna SCAVALCHI LA RECENCIZIONE CHE DELIMITA IL TERRENO DI GIOCO DAGLI SPALTI, ENTRI IN CAMPO, E DIRIGENDOSI VERSO L'ARBITRO LO AGGREDISCA PRIMA VERBALMENTE E, POI FERMATO DAI GIOCATORI IN CAMPO IN QUANTO SI STAVA AVVICINANDO SEMPRE DI PIÙ AL DDG. L'arbitro sospende momentaneamente la partita, le squadre si dirigono verso gli spogliatoi, e nel frattempo l'invasore di campo con altri soggetti cercano di entrare nell'area degli spogliatoi, sempre per aggredire l'arbitro. Al quel punto l'arbitro decide per la sospensione definitiva della gara in quanto è stata messa a repentaglio l'incolumità fisica dei giocatori e del ddg
Io mi chiedo, umanamente, dove vogliamo andare se si giustificano atti del genere adducendo che la colpa è dell'arbitro e quindi qualsiasi persona si può arrogare il diritto di entrare in campo e falsare una partita a piacimento. Dico falsare in quanto, da comunicato ufficiale numero 39 del 23 aprile il giudice sportivo ordina la ripetizione della gara in quanto l'arbitro non ha messo atto tutto quello che aveva a disposizione per il proseguimento della gara.
A questo punto mi chiedo se da vittime siamo diventati carnefici. Allora ognuno di noi quando le cose non vanno, entra in campo minacciando l'arbitro, così la gara si ripete.
Cara federazione hai mandato proprio un bel messaggio, hai mandato un messaggio forte e chiaro, l'arbitro non conta più nulla, il campo da gioco può diventare un far west, qualsiasi persona può entrare in campo, tanto saranno tutti impuniti. Anzi trai pure un vantaggio da questa situazione.
Sinceramente non so se in federazione ci siano dei giochi di potere interni, dove magari una palese responsabilità oggettiva diventi altro. Si fa presto a fare il forte con i deboli, con chi ama questo gioco, con chi rispetta le regole e i valori. Invece fanno i deboli con i forti. Non ho sentito una parola di condanna a questo gesto anzi solo giustificazioni.
Non volevo la vittoria a tavolino, volevo solo finire quella dannata partita e ciò non è stato l'arbitro a non permettermelo, è stato l'invasore di campo.
Non è questo il calcio in cui credo, quello delle regole e della disciplina, forse non è il mio sport se mi aspetto dei valori. La delusione è tanta, il senso di impunità e di ingiustizia ha preso il sopravvento sulla giustizia.
Cari giudici sportivi avete falsato la realtà omettendo, spero non volutamente alcune cose.

Cordiali saluti a tutti

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