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REAL MILANO INFORMA,... MA ANCHE LA FEDERAZIONE

15/5/2017
Questa appena terminata è forse la peggiore stagione calcistica del Real Milano almeno da quando, svestiti i panni del vecchio Milan Crescenzago, la società dopo l’insediamento nella sede di Vimodrone, ha potuto partecipare a campionati importanti sia con la prima squadra sia con la juniores. La doppia retrocessione da un lato ha alterato gli equilibri e le velleità del calcio c.d. adulto, ma dall’altro ha forse una buona volta per tutte messo in luce ciò che gli esperti predicano da tempo. Cioè che nei dilettanti bisogna dare molta più importanza ai settori giovanili che alle prime squadre. Ed infatti, a mitigare il boccone amaro, ecco che dopo tanti anni i nostri giovanissimi A conquistano la fascia a regionale per i loro successori nati nel 2003 e nel contempo si garantiscono loro stessi la partecipazione all’unica fascia B regionale per la prossima stagione appena ripristinata. Rimane sempre l’amaro in bocca per la doppia retrocessione, però il calcio è fatto anche di retrocessioni e gli errori spesso sono sempre fonte d’insegnamento. Inoltre se si vuole analizzare a fondo la questione, ciò che è accaduto a noi è già successo a tante altre società molto più blasonate e tutte piano piano stanno tutte risalendo la china, e speriamo di risalirla anche noi. Ciò in quanto è vero che sono retrocesse due squadre ma la società non è assolutamente retrocessa, basta vedere come l’intera struttura venga gradatamente migliorata tant’è che è teatro di importanti manifestazioni che spesso vedono impegnate società professionistiche. Se poi si vuole anche trovare, sforzandosi non poco, l’aspetto positivo della situazione, la prossima stagione senza necessità di investimenti importanti avremo una squadra giovane e molto forte per disputare la prima categoria, con ragazzi che hanno trascorsi in eccellenza, e se si vuole, basterà innestare pochi “ anziani “ per poter giocare un campionato altamente competitivo. In ogni caso sempre campionati regionali si dovranno disputare e la juniores, salvo quanto riferirò in seguito, male che vada, disputerà la fascia B da protagonista. Le note liete dal settore giovanile con allievi B e giovanissimi A dopo circa un decennio entrambe a disputare i campionati regionali. Questo è il bicchiere mezzo pieno, quanto al bicchiere mezzo vuoto, ancora oggi constato che i miei giovani amici responsabili della società non hanno metabolizzato del tutto la doppia retrocessione e soprattutto con la prima squadra perchè per quanto riguarda la juniores, questa eventualità era anche in preventivo. Infatti, quando nella fase pre campionato avevo assistito ad una amichevole contro una juniores provinciale, il risultato di sconfitta per due a uno mi fece riflettere e non poco tant’è che anche i responsabili della juniores mi dissero che, praticamente, da due squadre scese in campo non ne avresti fatto una buona. Ed infatti i pochi punti racimolati hanno determinato lo spareggio perso contro il Brera che ci sta tutto, e molto sinceramente avrei gradito che la mia squadra perdesse la partita di ritorno per tre a zero in modo che quanto sto per esporre me lo sarei volentieri risparmiato. Premetto che sono sempre stato rispettoso dei regolamenti e li ho accettati anche quando quest’anno con la prima squadra abbiamo subito la penalizzazione di un punto per aver pagato in ritardo un compenso ad un ex allenatore dell’eccellenza due stagioni or sono, e quando con la juniores ad un minuto dalla fine del tempo supplementare, un episodio tra due giocatori ha scatenato una rissa e l’arbitro ha decretato la fine togliendoci di fatto i tre punti conquistati sul campo. Inoltre mi segnala il presidente, che quest’anno ha dovuto sedere per parecchie giornate sulle panchine di entrambe le squadre, che per ben due volte, con la prima squadra il giocatore Corrada e con la juniores contro l’Alcione, il giocatore Chiapperucci, avendo dimenticato a casa le carte d’identità, non sono stati fatti scendere in campo, benchè in distinta fosse stata inserita la fotocopia della carta d’identità, e ciò su segnalazione dell’arbitro. Di chiacchiere a tal proposito se ne dicono tante, le fotocopie possono essere alterate, a volte anche se autenticate gli arbitri non si fidano, gli abbonamenti ATM non sono riconosciuti come validi, ecc…ecc..ecc..- Pero’ vediamo cosa dicono i regolamenti in proposito e riportiamo testualmente l’articolo 71 del NOIF:
1. L'arbitro, prima di ammettere nel recinto di giuoco i calciatori, deve controllare che i dati dei documenti di identificazione corrispondano a quelli trascritti nell'elenco di gara. Deve altresì provvedere ad identificarli in uno dei seguenti modi: a) attraverso la propria personale conoscenza; b) mediante un documento di riconoscimento ufficiale rilasciato dalle Autorità competenti; c) mediante una fotografia autenticata dal Comune di residenza o da altra Autorità all'uopo legittimata o da un Notaio; d) mediante apposite tessere eventualmente rilasciate dalle Leghe, dal Settore per l'Attività Giovanile e Scolastica e dai Comitati
Non sono un esperto di regolamenti però non credo esistano dubbi di interpretazione soprattutto da parte di chi è delegato a decidere e lo fa senza che debba mai balenare il sospetto che ci possano essere dei favoritismi. Non mi fraintenda il presidente del Brera perché la sua squadra merita di rimanere nella categoria più della nostra, ma il mio è un monito a chi sta facendo finta di non capire oppure pensa che devolvendo la questione a chi non c’entra, possa in un certo modo giustificarsi. Però chi mi sta leggendo deve capire bene di cosa stiamo parlando. Ebbene prima che iniziasse la sciagurata partita di andata, il direttore di gara che evidentemente non conosceva personalmente due giocatori del Brera ( punto a) dell’articolo sopra esposto, non ha fatto iniziare la partita ma si è recato presso i nostri dirigenti in panchina per segnalare che due calciatori ospiti erano sprovvisti di documenti ufficiali. Uno aveva con se la fotocopia della carta d’identità, l’altro la fotocopia del permesso di soggiorno ( non l’originale ). Il nostro presidente, scottato dai due precedenti episodi che avevano impedito ad altrettanti nostri giocatori di scendere in campo si è categoricamente rifiutato di accettare la circostanza e lo ha anche segnalato alla panchina avversaria dicendo che avrebbe fatto ricorso in ogni caso per una questione di principio. Dopo un tira e molla con l’arbitro, che senza avere le idee chiare sull’articolo 71 unitamene al suo presunto interlocutore del “ pronto AIA “, non ha potuto far altro che prendere atto delle determinazioni della squadra ospite di far scendere in campo i due calciatori e quindi inizio alle danze e il Brera che ci punisce vincendo per uno a zero sul campo. Prima ancora che venisse disputata sabato 13 maggio la partita di ritorno, esce il comunicato 64 del 12 maggio 2017 che invito tutte le società a tenere in mente perché potrebbe crearsi il precedente che da ora in poi tutte le società potranno schierare fotocopie anziché documenti ufficiali e, senza alcun riferimento in particolare alla società Brera , il buon Andreotti diceva: “ a pensar male si fa peccato però a volte si indovina “. Però la mia polemica nei confronti della federazione è sulla circostanza che in modo pilatesco ma inconferente, sono stati trasmessi gli atti alla procura federale. Gradirei l’intervento su questo portale di qualcuno che mi chiarisse cosa c’entra la procura federale laddove il nostro ricorso non voleva mettere in discussione l’identità dei due ragazzi scesi in campo, e ciò anche anche se uno dei due nella partita di ritorno non è sceso in campo e precisamente quello senza carta d’identità. Spesso la cronaca nera è stata ricca di episodi catalogati come “ depistaggio di indagini “ e qui mi sembrerebbe di assistere a qualcosa di simile appunto a proposito di devolvere la questione alla procura federale. Penso valga poco o nulla il fatto che la società Brera ha poi fatto pervenire parte della documentazione attestante la regolarità di solo uno dei due tesserati ( permesso di soggiorno in originale ). Se l’articolo 71 non sia stato abrogato, anche tacitamente, la partita l’ha vinta il Real per tre a zero e quindi se il regolamento vale per tutti il Real IMMERITATATAMENTE rimane in fascia A ed il Brera PUR AVENDO VINTO MERITATAMENTE SUL CAMPO retrocede in fascia B. So che il Dr Aleotti, presidente del Brera, di capacità professionali giornalistiche ben più qualificate delle mie, mi leggerà e potrà intervenire adducendo soprattutto le motivazioni di carattere sociale espresse al ns presidente, però nulla di personale e soprattutto nessuna insinuazione circa l’identità dei giocatori, ma se per una volta su tre quest’anno il regolamento è dalla nostra parte sarebbe paradossale che venisse ignorato. Mi auguro di non dover ripetere questo articolo e di non doverlo riportare su altre testate giornalistiche e che i responsabili della federazione non facciano come gli struzzi altrimenti, come già comunicato al Dr. Baretti dal prossimo anno seguirò basket o ippica. In caso di nostra soccombenza, rinnovo inoltre l’invito a tutte le società che da ora in poi vorranno inserire in distinta fotocopie anziché documenti originali, a stampare il comunicato del 12 maggio magari unitamente a questo mio articolo magari noioso ma doveroso per l’affetto che da sempre mi lega al Real Milano società che ancora si identifica con un mio carissimo amico Avvocato Angelo Di Pasquale che purtroppo non può materializzarsi ma forse può illuminare le menti di qualcuno nella stanza dei bottoni.

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