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VENDEMMIA DEL CORBETTA

26/9/2016
25/09/2016 Corbetta - QUINTO ROMANO

Settembre è il mese della vendemmia e, nella prima giornata, virtuale, della stagione autunnale, il Corbetta fa ubriacare il Quinto Romano che ci mette molto del suo. La squadra di casa è sul 2 a 0 già al quarto minuto. Il Quinto batte il calcio d’inizio, perde palla sulla ¾, contropiede con lancio lungo, tiro, rete. Palla al centro, il Corbetta ruba palla e avanza tiro da fuori, palo pieno e autogol. Neanche Tyson avrebbe potuto far di meglio. Il primo tiro in porta del Quinto arriva al minuto cinque. Con lo scorrere dei minuti si palesa che non è stato solo l’uno due a mettere in affanno il Quinto. Il Corbetta scorrazza in lungo e in largo per il campo e i bianchi del Quinto rincorrono senza costrutto. A dir poco impacciati in difesa, quando riescono ad allungare e superare la meta campo avversaria, il rientro è lento e numericamente scarso. Per contro il Corbetta gioca a occhi chiusi, passaggi sicuri e ha sempre un giocatore libero. La retroguardia del Quinto è in bambola e molti regali del Corbetta evitano l’eventualità di un punteggio tennistico. Al ventiduesimo, l’ennesimo regalo è compensato da una leggerezza difensiva del Quinto che consente al Corbetta di arrivare indisturbato fino alla soglia dell’area piccola, tirare e marcare la terza segnatura. Il Quinto non è in grado di reagire, sempre più imballato. Ormai il copione del Corbetta è prevedibile si ripete a ogni ripartenza da centrocampo: lancio sulla fascia, rientro e tiro. Al ventiseiesimo lo schema è da manuale e si conclude con la quarta marcatura, pur con la deviazione del portiere. La partita si trascina sino al termine della prima frazione senza particolari emozioni, fatto salvo l’aumento del nervosismo in campo che comincia a trasformare l’incontro più un continuum di falli che una partita giocata.
Al primo minuto del secondo tempo, la prima e unica incursione del Quinto che guadagna un calcio d’angolo che, una volta battuto consente un bel colpo di testa che si stampa sul sette con il portiere battuto. A seguire si palesa un nervosismo intenso da parte del Quinto, probabilmente conscio della situazione ma con poco e malamente impiegato agonismo. Gioco interrotto spesso per falli, proteste e inutili polemiche che proseguono anche dopo la ripresa del gioco. Un po’ di adrenalina al tredicesimo quando, il portiere del Quinto riesce, con la punta delle dita, a mettere in angolo un tiro da fuori, deviato all’ultimo momento. Al minuto quindici la partita di calcio, di fatto, finisce. Lascia spazio, anche troppo al nervosismo. Dopo un apparentemente normale scontro di gioco, rimangono due giocatori a terra, in prossimità delle panchine e sotto gli spalti. Chi scrive si trova dalla parte opposta e può solo riferire quel che a visto, per giunta parzialmente. I giocatori di entrambe le squadre si accaniscono gli uni contro gli altri. Si accendono gli animi, anche sugli spalti, tra pubblico e giocatori. I Mister intervengono per sedare gli animi di tutti i giocatori, dell’una e dell’altra parte. L’interruzione dura molto e termina con un calcio di punizione e la sostituzione dei giocatori protagonisti dello scontro. Da questo momento in poi la partita prosegue più con la voce e le continue polemiche tra i giocatori che con gioco effettivo. Continuano le interruzioni per falli, veri e/o presunti e le conseguenti lamentele di chi ritiene sia stato vittima. Troppe parole al vento, pochi provvedimenti e, comunque, a parere di chi scrive poco polso e incisività da parte del Direttore di gara. (Pagur@155)

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