INFORMACALCIO

ARTICOLI REGIONALI

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI : VALENTINO LO PORTO UN ALLENATORE ANTI CASTA

13/1/2016
Fra le tante caste italiane, nel mondo del calcio c'é quella degli allenatori, che nessuno, o almeno in pochi , combatte, e che meriterebbe, se non altro, di essere discussa. Nondimeno gli allenatori, a tutte le latitudini sono sempre gli stessi e, quelli nuovi, sono quasi sempre ex calciatori che intraprendono questa carriera. Sarà pure un po' fisiologico, ma il mondo degli allenatori si sta chiudendo sempre più in se stesso, tanto da diventare una casta di eletti, senza lasciare spazio a chi non é del "giro". Sembra , inoltre, ormai assodato che per allenare in Italia devi essere raccomandato o portare lo sponsor o avere conoscenze importanti e far risuonare nuovi dogmi che il più delle volte risultano fallimentari, altrimenti non se ne parla. Da noi purtroppo é duro emergere, così é l'italico andazzo, non c'é meritocrazia. Prova ne é l'assurdo che allenatori che falliscono trovino sempre una panchina, allenatori che vengono spesso esonerati ed altrettanto spesso richiamati. Certo qualcuno ha cambiato il calcio nostrano, prima Herrera, poi Liedholm e successivamente Sacchi, qualcuno ha fatto finta, moltissimi invece non ci sono riusciti ance provando. Che dire degli allenatori, nel nostro bel Paese ci si divide da sempre, chi li ama e chi li odia , chi crede che siano fondamentali e chi è convinto che essi siano la cosa più superficiale del calcio, altri che li definiscono più o meno bravi , ma che guadagnano troppo. Restando nel nostro ambito, nel calcio dilettantistico, nulla cambia per i trainer , la storia si ripete. Certo anche in questo settore ci sono gli allenatori, invero molto rari che riescono ad allenare senza portarsi sulle spalle quel bagaglio sopra citato, come Valentino Lo Porto, raro esempio dell'anti casta. Il Nostro nato nel 1965 a Custonaci ( TP ) e abitante da sempre a Novara,inizia a tirare i primi calci con il sodalizio gialloneroverde dell'Olimpia S. Agabio 1948, squadra del quartiere S. Agabio di Novara, per approdare tra i giovanissimi del Novara Calcio e terminare la carriera in Promozione con quella Società che lo aveva visto calcare i campi da bambino. Una volta appese le scarpe al chiodo inizia la carriera da allenatore con le giovanili dello Juventus Club Novara , vincendo campionati con i giovanissimi e gli allievi ed ottenendo proprio con gli allievi un 2° posto in Coppa Piemonte. Dopo questi successi meritati , inizia questa stagione con la Juniores Nazionale dello Sporting Bellinzago, riuscendo a far esordire più di uno dei suoi ragazzi in Serie D, per essere frettolosamente esonerato proprio nella giornata di ieri. . Forse perché non fa parte della casta ? o le colpe sono da addebitare a chi gli ha affidato una squadra non all'altezza per una categoria così importante?. Mah. Quel che é certo é che ha dovuto pagare una serie infinite di sfide, la maggior parte dovute alla fragilità caratteriale dei suoi ragazzi. Per finire, io che l'ho visto allenare ed ho avuto qualche breve colloquio con lui, posso affermare, senza timore di smentite, che Lo Porto è un allenatore nell'anima e nel cuore con una forte solidità di pensiero ed ha subito capito due cose importanti per fare questo difficile mestiere, una che il mister é un facilitatore delle prestazioni, perché in definitiva le partite vengono vinte o perse dai giocatori, e l'altra , parafrasando Ancellotti, per fare l'allenatore servono quattro cose : occhio, pazienza, memoria e fortuna. , proprio quella fortuna che gli è venuta meno in stagione.

Vittorio Patruno

Bacheca annunci

Link