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Locri, si ritira la squadra di calcio femminile: "Chiudiamo per mafia"

27/12/2015

Minacce e biglietti anonimi. Tavecchio: "Vergogna, porteremo qui la nazionale rosa per testimoniare la nostra solidarietà". Il presidente della società: "Cedo la società gratis"

Locri (Reggio Calabria), 27 dicembre 2015 - Chiusi per intimidazioni. È durata solo sei anni, malgrado risultati ed entusiasmo, l’avventura dell’Asd Sporting Locri, società di calcio femminile a 5, che ha annunciato il ritiro dal campionato nazionale di serie A Elite. A determinare l’epilogo inatteso, nel pieno delle feste natalizie, è stato il presidente della società Ferdinando Armeni dopo la sequela di avvertimenti in stile mafioso, con frasi minacciose e inviti espliciti a farsi da parte, contenuti in alcuni biglietti anonimi fatti recapitare allo stesso Armeni e ad altri dirigenti dello Sporting Locri.

Nell'ultimo messaggio trovato sul cruscotto dell’auto del presidente, lasciata anche con uno pneumatico lacerato, c’era scritto: "Forse non siamo stati chiari. Lo Sporting Locri va chiuso". Tutti gli episodi sono stati denunciati a carabinieri e polizia. Siamo senza parole – dice Armeni – dal momento che il nostro è solo un hobby. Non riusciamo a capire, tuttavia, quali interessi ci possano essere da parte di chi vuole ostacolare un’attività sportiva come questa!".

TAVECCHIO -  "Vergogna, porteremo a  Locri le azzurre del calcio a cinque per testimoniare la nostra solidarietà". Carlo Tavecchio esprime via Ansa il suo sdegno per le minacce che hanno costretto la società femminile della cittadina calabrese a dare l'addio all'attività agonistica. "È un fatto sconcertante", rincara Patrizia Panico, capitano delle azzurre del calcio. Panico si dice indignata per l'accaduto. "È una cosa gravissima". Anche il presidente del Coni Malagò ha espresso la sua solidarietà. "Locri deve giocare. Il 10 gennaio voglio vedere le ragazze in campo". "Lo sport italiano è al fianco della società e delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti".

IL PRESIDENTE ARMENI - "Ringrazio tutti per la vicinanza e il sostegno, ma la serenità non c'era prima e non c'è ora, per cui non torno indietro. Se qualcuno è disposto a rilevare la società la cedo gratis", ha replicato, dopo i tantissimi messaggi di sostegno ricevuti, il presidente Armeni. "Con gli altri soci ci confronteremo nei prossimi giorni per la decisione. La vicinanza va bene, ma la situazione è più ampia. Tra l'altro ci sono anche dei tempi tecnici per cui entro l'anno dovremo verificare il da farsi, anche per dare moto alle ragazze di trovare nuove squadre", ha continuato.

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