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Mai come in questo periodo si é assistito ad un progressivo calo di competitività del nostro calcio. Un declino che é ascrivibile a diverse cause, tra cui la nostra mentalità radicale nel modo di giocare, che ci fa assistere a spettacoli non eccezionali e, non ultimo, le nostre squadre infarcite sempre più di giocatori esteri ( pochi sono i campioni ). senza mai pensare di andare a pescare tra le rose dei settori giovanili e far crescere i ragazzi di casa nostra. Eppure, di giovani promettenti e in prospettiva, sparsi sull'italico territorio ce ne sono tanti. Prendiamo, ad esempio, il giovane e roccioso centrale difensivo Matteo Gallo. Il ragazzo classe 1999 di 194 centimetri di altezza per un peso di 80 Kg, é nato ad Atri (TE), proviene dagli allievi della Renato Curi Angolana ed a Settembre é stato prelevato dal sodalizio azzurro del Pavia. Gallo, sempre presente nella formazione degli Allievi Nazionali Under 17, é un "fuori serie" che migliorerebbe l'organizzazione difensiva ,della categoria, di qualsiasi squadra , anche di club di serie superiore. Il ragazzino, per l'età che ha, é molto maturo, ha coraggio, grinta da vendere, ritmo, buona tecnica di base, gran colpitore di testa, senso dell'anticipo e possiede una buona visione di gioco. Dote ultima, ma non meno importante, sopporta bene anche i duri carichi di lavoro previsti a queste latitudini. Matteo, peraltro dotato di un talento cristallino, ha ancora ampi margini di crescita e, tra un anno o due sarà sicuramente pronto per fare il salto di qualità, e per questo ce la sta mettendo tutta. Sicuramente in futuro sentiremo molto spesso il suo nome. Bene , di tutto questo bisogna dare merito alle capacità professional di chi opera in una società come il Pavia che sa valorizzare i giovani, che, tra nuovi arrivi, talenti trattenuti e la schiera di giovani promesse, potrebbe fare la fortuna di parecchi Club negli anni a venire. Chiudo ricordando che, in questa Società, ambiziosa, dalle idee chiare e con tanti giovani pronti ad affermarsi, lavorano personaggi, professionalmente preparati ed affermati come il Direttore Generale dottor Nicola Bignotti, giovane trentasettenne, ma esperto nonostante l'età, che ha lavorato con il Bellinzona, l'Albinoleffe, il Lugano ed il Genoa. e l'altrettanto giovane veronese trentatreeene Stefano Todeschini, responsabile del Settore Giovanile , già calciatore del sodalizio azzurro del "Fortunati" che sta dimostrando tutto il suo valore nella crescita dei giovani del vivaio. E, questo é solo uno degli esempi di come certe Società, come usa dire il mio amico spagnolo Pepe, che di calcio ne sa , possono " Tomar altura" ( prendere quota).

Vittorio Patruno