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IN VIAGGIO VERSO SONDRIO CON LA JUNIORES NAZIONALE DEL BELLINZAGO

11/10/2015
In un campo così difficile come il calcio professionistico, sommerso da immagini , parole, sensazionalismo, ingaggi milionari e passivi altrettanto importanti, dove recitano un assortimento di pseudo profeti, guru, esperti e santoni cultural sportivi, dove non si ha il tempo di analizzare l'animo umano o di distinguere una motivazione da un'altra e dove a volte si sente il fetore della spazzatura ( vedi calcio scommesse), mi piace ricordare che esiste una realtà esterna, quella del calcio giovanile e dilettantistico che pur usufruendo di capitali minimi, forse ha migliori idee, teorie, percezioni, sensazioni ed attori competenti, e tuttavia sembrerebbe valere poco o nulla perché si scontra con il grande, vecchio ed obsoleto SISTEMA che naviga tra sfarzose ricchezze e squallide miserie.
Non di meno riconosco che anche nel calcio giovanile e dilettantistico esiste un lato oscuro, esistono quegli scenari cui a volte sono abituati , purtroppo, ad assistere i nostri giovani calciatori, utilizzati troppe volte come pedine su uno scacchiere in una logica assurda e contorta da intrallazzatori che infestano l'italico calcio giovanile che strumentalizzano la voglia dei ragazzi di arrivare nel calcio che conta, creando illusioni nei giovani calciatori, come sappiamo purtroppo a volte avviene , accumulando nell'animo dei nostri ragazzi cicatrici inquietanti.
Ora, dopo questa lunga premessa, per chi mi conosce, per chi mi legge, sanno che non è nella mia natura vendere sciagure, scandali, sofferenze o vanità, rabbia o avidità, non vendo menzogne che passano per verità o sfumature tra le due, a me piace vendere notizie e sensazioni. E, la notizia é questa. Ieri sono stato invitato ad assistere alla partita tra le squadre della Junioese Nazionale del Sondrio e del Bellinzago ed ho viaggiato col Pulman dei gialloblu piemontesi e mi piace condividere con tutti l'incontro che che ho avuto con i giovani calciatori ed i fan del Bellinzago, quindi lo faccio in questo prezioso spazio nel Web.Ma, anche qui mi corre di fare una premessa, ricordando che a capo dei gialloblu c'é un presidente, Massaro, che io mi onoro di aver conosciuto cinque anni fa e che amo definire un pilota da combattimento del calcio giovanile e dilettantistico, una persona piena di antico entusiasmo, vero amore e passione per il gioco più bello del mondo e non ultimo un grande manager. Detto questo, nella mia vita sono stato anche direttore sportivo di più squadre di calcio, quindi ho sempre viaggiato con le mie squadre su pulman con calciatori e tifosi, ma sul pulman del Bellinzago ho conosciuto persone veraci, schiette e interessanti, tutto il contrario dei famosi genitori "fan", la cui espressione è l'abbreviazione della parola fanatico, che con mia meraviglia e stupore con il loro comportamento mi hanno fatto catturare suoni, luoghi e gli odori del calcio che rendono veramente bello e grande questo gioco.Ho viaggiato con ragazzi e genitori pieni di entusiasmo per i loro figli che non si fanno eccessive illusioni, che non sono intossicati dalla vanagloria, dal delirio di avere in casa un campioncino. Ho viaggiato con giovani calciatori che giocano titolari, con ragazzi che siederanno in panchina e con ragazzi che andranno in tribuna senza troppo soffrire per la loro momentanea esclusione dalla gara, ma che sanno che verrà anche il loro turno, senza quindi sentirsi degli alienati e che così facendo dimostrano di essere anche un po' più adulti. Per ultimo, ma non meno importante, su questo pulman, azzurro come la seconda divisa del Bellinzago, ho conosciuto un personaggio veramente straordinario come il signor Ergotti, massimo dirigente di questa giovane formazione, che segue la squadra in ogni dove, con attenzione massima anche alle piccole sfumature. sempre puntualmente informato sugli avvenimenti calcistici.è un divulgatore , un po' come Alexis De Tocqueville, un po' filosofo, in po' politico, storico, un po' sociologo e giurista. Mi vien da dire che questo personaggio può essere la Bibbia per tanti di noi appassionati di calcio, lontani dal mainstream dominante, un personaggio veramente curioso. Che dire poi, la partita è terminata sul risultato di 1-1 ed alla fine io ero diventato quasi parte della squadra.

VITTORIO PATRUNO

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